Post

Visualizzazione dei post da 2023

Il Regno Corrotto del Quadrante Oscuro

Immagine
      Nel mondo degli orologi, c'era un luogo segreto, nascosto nell'infinità di cerchi e numeri che scandivano il tempo. Era il Quadrante, un microcosmo affascinante e intricato, dove le lancette, i numeri e le stanghette coesistevano in un eterno ciclo senza fine.      Al centro di questo microcosmo sorgeva un Orologio Antico, custode del tempo, immerso in un'aura di mistero e malizia. Ogni lancetta era un personaggio vivente, immerso in un'incessante danza intorno al cerchio, mentre i numeri e le stanghette osservavano il mondo mutante che si svolgeva attorno a loro.      La Lancetta delle Ore, solenne e maestosa, era l'osservatrice più anziana e rispettata del Quadrante. Lei, con i suoi movimenti lenti, dominava il passare dei tempi maggiori. Accanto a lei, la Lancetta dei Minuti correva con impazienza, spiccando brevi scatti nel suo eterno giro, desiderosa di cogliere ogni minima variazione sulle stanghette.      I Numeri avevano personalità uniche: l'

Il Cuore Segreto del Circolo Virtuoso

Immagine
      Nel mondo degli orologi, c'era un luogo segreto, nascosto nell'infinità di cerchi e numeri che scandivano il tempo. Era il Quadrante, un microcosmo affascinante e intricato, dove le lancette, i numeri e le stanghette coesistevano in un eterno ciclo senza fine.       Al centro di questo microcosmo sorgeva un Orologio Antico, custode del tempo, immerso in un'aura di mistero e malizia. Ogni lancetta era un personaggio vivente, immerso in un'incessante danza intorno al cerchio, mentre i numeri e le stanghette osservavano il mondo mutante che si svolgeva attorno a loro.       La Lancetta delle Ore, solenne e maestosa, era l'osservatrice più anziana e rispettata del Quadrante. Lei, con i suoi movimenti lenti, dominava il passare dei tempi maggiori. Accanto a lei, la Lancetta dei Minuti correva con impazienza, spiccando brevi scatti nel suo eterno giro, desiderosa di cogliere ogni minima variazione sulle stanghette.       I Numeri avevano personalità uniche: l'Un

IO SONO BURROUGHS

Immagine
 IO SONO BURROUGHS Burroughs appare il meno americano del gruppo, all’opposto dell’americanissimo Kerouac. Si rivela tanto gelido e sperimentale quanto ribollente era Corso, ma anche scevro dalle pulsioni pre-hippie che animavano Ginsberg. Il lavoro meticoloso di Miles porta in ke piena luce la collocazione di Burroughs nel solco dell’avanguardia europea. Fornito, unico tra i beat, di una solida formazione classica acquisita a Harvard, considerava suoi maestri Beckett e Céline, e tra le sue frequentazioni erano assidui pittori come Francis Bacon e Brion Gysin o scrittori sperimentali come Paul e Jane Bowles. Se la caotica stesura del Pasto nudo e il suo assemblaggio quasi casuale rispondono in parte all’estetica beat dell’improvvisazione, le opere seguenti, almeno fino alla grande trilogia finale della Notte rossa scritta negli anni ottnta, guardano invece consapevolmente alle avanguardie della prima metà del secolo. Il metodo del cut-up scoperto casualmente da Gysin e messo a punto da

Aubade di Philip Larkin

Immagine
Alle quattro sto sveglio nel buio muto, fisso. Gli orli delle tende via via schiariranno. Frattanto vedo quello che in realtà c’è sempre: la morte infaticabile, d’un giorno intero più vicina, che rende ogni pensiero impossibile tranne come dove e quando dovrò morire io stesso. Arido interrogarsi: eppure la paura di morire, d’essere già morto, lampeggia nuovamente, avvince e terrorizza. La mente sbianca all’abbaglio. Ma non di rimorso – il bene non fatto, l’amore non dato, il tempo strappato e non usato – né disgraziatamente perché una sola vita può spendersi tutta a riscattare i suoi inizi sbagliati, e non riuscirci mai; ma per il vuoto totale ed eterno, la sicura estinzione alla quale andiamo incontro, dove saremo persi per sempre. Non essere qui, né in nessun altro luogo, e presto. Nulla di più terribile, nulla di più vero. Ecco un modo speciale di prendersi quella paura che nessun trucco scaccia. Provò la religione, quel logoro e vasto broccato musicale creato a farci credere che no