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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Blade Runner - «È tempo... di morire.»

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  «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo... come lacrime nella pioggia. » 

The Passenger - Iggy Pop and The Stooges 70

IGGY POP - LOUIE LOUIE - Live

Iggy Pop and The Stooges - The Passenger

I am the passenger And I ride and I ride I ride through the citys backside I see the stars come out of the sky Yeah, they're bright in a hollow sky You know it looks so good tonight Io sono il passeggero (1) e giro e giro (2) viaggio attraverso i bassifondi delle città vedo le stelle spuntare nel cielo sono lucenti in (quel) cielo vuoto puoi vederlo che (tutto) sembra così bello stanotte I am the passenger I stay under glass I look through my window so bright I see the stars come out tonight I see the bright and hollow sky Over the city's ripped backsides And everything looks good tonight Singin la la la la la-la-la la La la la la la-la-la la La la la la la-la-la la la-la Io sono il passeggero io sto dietro al vetro (3) guardo attraverso il mio finestrino luccicante (4) vedo le stelle che spuntano stanotte vedo il cielo splendente e vuoto sopra ai bassifondi lacerati della città e tutto sembra così bello stanotte cantando la la la... Get into the car We'll be the passenge

La vera storia di Johnny Cash e June Carter

Johnny Cash nacque come J.R. Cash in una baracca di Kingsland, in Arkansas, il 26 febbraio del 1932. I suoi genitori erano dei coltivatori di cotone in difficoltà quando, nel 1935, nel pieno della Grande Depressione, trovarono riparo grazie ad un programma del New Deal, che portò la sua famiglia nella colonia Dyess, vicino al fiume Mississippi. Qui, J.R. è cresciuto ascoltando ogni genere di programma di intrattenimento alla radio, da quelli dell’estremo nord di Chicago al sud profondo del Messico. Si è innamorato della musica, in particolare dello spiritual della famiglia Carter, dello swinging blues di Sister Rosetta Tharpe e delle canzoni di frontiera di Jimmy Rogers. Tutti questi artisti lo hanno ispirato nei suoi primi tentativi di comporre delle canzoni. Quando J.R. era appena dodicenne avvenne una tragedia, perché il fratello maggiore, che aveva sempre ammirato per la sua condotta morale, morì in seguito ad un terribile incidente con una sega circolare. Fu un momento che Johnny

John Fante, The Brotherhood of the Grape, 1982

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Poi accadde qualcosa di singolare. Mio padre morì. […]. Il quarto giorno, tra gran sorsate di Angelo Musso, costruimmo l’impalcatura; ora ci mancava solo mezzo metro. Nick, che era morto, non provava alcun dolore nel posare le pietre. Non era più il capomastro precisino, puntiglioso e fastidioso di un tempo: il muro era tutto una zacchera, la malta colava formando come delle grosse torte alla base.  Là sotto, ancora vivo, io spaccavo pietre, me le caricavo sulle spalle e le portavo sull'impalcatura; e poi un bel giorno, non ricordo quale, morii anch'io. Devo esser morto coraggiosamente e senza strepito: non mi ricordo di aver emesso lamenti o lacrime. All'inizio ci fu questo dolore lancinante alla regione lombare, dovuto al troppo picconare, e vagando nella foresta, così come gli atri dolori – il mal di piedi, le vesciche sulle mani, le fitte alle reni – uno per uno erano tutti svaniti, e così sentii cessare il sistema nervoso.  Quando torno a morire, pensai, e senza dubbi

Un fante della parola

http://www.fazieditore.it/pdf/fante_ilcentro2.pdf

Il Capitano è fuori a pranzo

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Oggi niente cavalli. Mi sento stranamente normale. Ca pisco perché Hemingway aveva bisogno delle corride, gli fornivano una cornice, gli ricordavano dov'era e cos'era. Talvolta ce ne dimentichiamo, a furia di pagare bollette del gas, far cambiare l'olio e via dicendo. La maggior parte de lla gente non è preparata alla morte, alla propria o a quella di chicchessia. Ne sono scioccati, terrorizzati. E' come una grossa sorpresa. Che diavolo, non dovrebbe esserlo. Io mi porto la morte nel taschino. A volte la tiro fuori e le parlo: "Ciao bella come va ? Quand'è che vieni a prendermi? Sono pronto". Nella morte non c'è niente di triste, no n più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. Mandano g

to the whore who took my poems

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s ome say we should keep personal remorse from the poem, stay abstract, and there is some reason in this, but jezus; twelve poems gone and I don't keep carbons and you have my paintings too, my best ones; it's stifling: are you trying to crush me out like the rest of them? why didn't you take my money? they usually do from the sleeping drunken pants sick in the corner. next time take my left arm or a fifty but not my poems; I'm not Shakespeare but sometime simply there won't be any more, abstract or otherwise; there'll always be money and whores and drunkards down to the last bomb, but as God said, crossing his legs, I see where I have made plenty of poets but not so very much poetry. From Burning in Water, Drowning in Flame Selected poems 1955 - 1973 Black Sparrow Press, 1986. First published in: It Catches My Heart in Its Hands , 1963.

m ENZO gne: Arturo Bandini

m ENZO gne: Arturo Bandini

Arturo Bandini

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Pregai; certo per ragioni sentimentali. Dio onnipotente, mi dispiace di essere diventato ateo, ma hai mai letto Nietzche? Ah, che libro! Dio onnipotente , voglio essere onesto, Ti farò una proposta. Fai di me un grande scrittore e io tornerò alla Chiesa.." e presi dal la foga che prende tutti fino a qualche tempo dopo che hanno chiuso “ask the dust” e se ne vanno i n giro a gridare IO SONO BANDINI, ARTURO BANDINI! indipendentemente dal fatto che ci sia parso un romanzo riuscito o meno si piomba in biblioteca a cercare qualche altro libretto sotto la f.. sotto fa..n..e gli occhi cominciano a bagnarsi quasi dalla gioia. prendo questi. e poi si ricomincia a leggerli in autobus e s ul treno e nelle ore di lezione, un capitolo alla volta. io sono bandini! "Così passavano i giorni. Giorni di sogno, giorni luminosi, in cui la quieta gioia che mi invadeva si trasformava a volte in lacrime e io provavo uno strano desiderio di morte. Così viveva Bandini , intento a scrivere il suo roma

OCCHI DI LAURA MARS

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