John Fante, The Brotherhood of the Grape, 1982
Là sotto, ancora vivo, io spaccavo pietre, me le caricavo sulle spalle e le portavo sull'impalcatura; e poi un bel giorno, non ricordo quale, morii anch'io.
Devo esser morto coraggiosamente e senza strepito: non mi ricordo di aver emesso lamenti o lacrime. All'inizio ci fu questo dolore lancinante alla regione lombare, dovuto al troppo picconare, e vagando nella foresta, così come gli atri dolori – il mal di piedi, le vesciche sulle mani, le fitte alle reni – uno per uno erano tutti svaniti, e così sentii cessare il sistema nervoso.
Quando torno a morire, pensai, e senza dubbio sarà l’ultima volta, devo ricordarmi di affrontare il momento come quella volta in montagna, cedendo alla morte come se quella fosse la mia diletta, sorridendo e premendola tra le braccia.
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