Sceneggrafia
Daniele chiede a Martina di fare silenzio. Improvvisamente è infastidito dalla sua voce. Scende dal letto e si avvia in bagno senza dar retta alle sue parole che lo seguono nel corridoio. — Daniele, cosa ti ho fatto? Perché mi tratti così? Dimmi, perché mi tratti così? Anch’io a volte non ti sopporto. Anch’io ti odio all’improvviso… — Silenzio. Poi Daniele rientra in camera, le si avvicina e le carezza il volto. — Non ti odio Martina, mi dài semplicemente fastidio. Perché sei compiacente. Compiaciuta… soffocante. Sei avvolgente e sei eccessiva, e, sinceramente, non ho voglia di fare l’amore con te; e non da oggi, da stasera, o da ora. Da sempre. — Detto questo le toglie la mano dal viso e si sdraia accanto lei, girato di spalle, lontano. — Perché dici questo Daniele? Perché vuoi ferirmi… che cos’ho fatto per non farmi amare da te?— Si sporge verso di lui, poggiata su un braccio coi capelli che le coprono il volto. Daniele tace, immobile. Sta pensando di fare un film, e si ...