A JOHN DILLINGER
A John Dillinger
con la speranza che sia
sempre vivo
Giorno del Ringraziamento.
28 novembre 1986
Grazie per il tacchino e i piccioni viaggiatori, destinati a essere cacati attraverso le sane budella americane –
grazie per un Continente da saccheggiare e avvelenare –
grazie per gli Indiani che ci procurano quel tanto di stimoli e di pericoli –
grazie per le immense mandrie di bisonti da uccidere e scuoiare, lasciando le carcasse a marcire –
grazie per le laute ricompense sui lupi e i coyotes –
grazie per il SOGNO AMERICANO da involgarire e falsificare fin quando la nuda menzogna non vi risplenda
attraverso –
grazie per il KKK, per gli uomini di legge che incidono una tacca per ogni negro ucciso, per le rispettabili signore
casa-e-chiesa con le loro facce meschine, smunte, sgradevoli, perverse – grazie per gli adesivi
«Ammazza un frocio in nome di Cristo»
«Ammazza un frocio in nome di Cristo»
– grazie per l’AIDS di laboratorio –
grazie per il Proibizionismo e la Lotta contro la Droga –
grazie per un paese dove a nessuno è dato di badare ai fatti propri – grazie per una nazione di spie-sì, grazie per tutti i ricordi… va bene, facci vedere le tue braccia… sei semprestato un problema, ci hai proprio rotto i coglioni –
grazie per l’ultimo e più grande tradimento dell’ultimo e più grande dei sogni umani.
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