Dervicious








Siamo negli uffici della FTX di Sam Bankman-Fried l'8 novembre 2324 e siamo qui per intervistare il Dervicious, il polpo danzante più controverso e chiacchierato dell'intero impero sottomarino post-musulmano.

Dervicious ha un aspetto simpatico ed accattivante, ci accoglie con grande gentilezza ed ospitalità; è rilassato e si vede, anzi, sembra quasi "emozionato" dalla presenza della troupe 3D. visione.
I nostri sedili sono posti uno di fronte all'altro, il suo - ovviamente - è all'interno di una vasca di materiale trasparente, immerso in un fluido rosa difficile da descrivere. Le nostre fonti ci hanno rivelato che si tratta di una composizione chimica (suggeritagli dallo stesso Syd Barrett, sotto forma di corpo energetico sottile) pensata per mantenere il suo sistema organico costantemente idratato e il suo stato psichico alterato.
Dopo una breve e scherzosa scaramuccia sul colore psichedelico dei miei vestiti, Dervicious comincia subito a raccontarci come il suo nome d'arte derivi dall'influenza di una canzone di un certo "Battiato", il cantautore che tre secoli prima aveva composto diverse canzoni. con grande successo. temi rivolti ad un pubblico selezionato di persone intellettualmente capaci. La prima domanda che mi viene spontanea, saltando l'elenco scritto che ho in mano, è banale e al limite della stupidità ma non riesco a trattenermi, allora sbotta: "Allora anche tu devi essere un grande e instancabile ballerino, Dervicious, oppure no. Oppure il tuo nome deriva da una suggestione psicotropa indotta mentre pensavi a Syd Barret e Franco Battiato, strizzando l’occhiolino anche al buon vecchio Sid Vicoius?".
Dervicious risponde con una risata che echeggia come un canto di balene attraverso la vasca, creando onde di fluido rosa che si rifrangono sulle pareti trasparenti. "Ah, la danza è solo una parte del mio essere," dice con un tono che suggerisce una saggezza antica, "ma la vera essenza del mio nome risiede nell'incrocio tra il caos e l'ordine, tra la psichedelia e la lucidità. Syd e Franco, e anche Sid Vicious, sono stati i maestri ispiratori che hanno saputo incanalare queste forze in musica, e io... io danzo sulla linea sottile che divide questi mondi."
Mentre parla, la vasca inizia a sollevarsi, trasformandosi in una sfera di cristallo che fluttua nell'aria. Dervicious, ora completamente immerso nel suo elemento, si muove con una grazia che sfida la gravità, mentre la troupe 3D visione cattura ogni movimento con una meraviglia infantile. La stanza si riempie di melodie perdute nel tempo, note che sembrano provenire da un altro spazio, da un'altra epoca.
L'intervista si conclude non con parole, ma con un'esperienza che trascende il linguaggio: una danza tra le stelle, un viaggio attraverso la storia della musica e dell'anima. Dervicious, il polpo danzante, diventa un simbolo di unione tra il passato e il futuro, tra l'umano e l'ultraterreno. E mentre la sfera di cristallo si dissolve nell'etere, lascia dietro di sé una scia di domande senza risposta e la certezza che la danza continuerà, in qualche forma, in qualche luogo, per sempre.

©Enzo Andriani 2024, AI free.
Illustration created with A.I.'s contribution.

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