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scattidinervi

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sfuoscatti

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cicale

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Sad Mouse and Drunk Bat 2

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-2- Pare in ottima forma; deve aver fatto il pieno di farfalloni notturni. Cazzo, mi vengono i brividi a pensare alla merda che mangia. Peggio della mia dieta a mele e patate. È schifosamente in forma, praticamente tondo, tanto che mi chiedo come possa volare. SPLAT… SPLAT… SPLAT… volteggia attorno alla lampada stradale allargando il cerchio a ogni giro, sfiora i muri e la mia finestra; vorrei mica mi sbatte contro o che prende sul serio il mio invito. Voglio addestrarlo io, mica diventarci culo e camicia. Lui fuori a svolazzare e a sbattersi quale pipistrella e io qui a disegnare crocette sul muro accanto alla finestra del solaio. Tot zanzare… una crocetta, tot falene… una crocetta, un asterisco grande e orgoglioso quando il mio ragazzo va in buca con una sorella.  Posso anche organizzare un giro di scommesse con gli altri cenciosi dell’isolato di questammerda di corea, tanto per rendere la faccenda meno noiosa. Ok, progettone coi fiocchi , ma adesso è ora di passare all'addestra

Jettatore in DO Maggiore

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Prima viene giù Barons vestito da becchino e con la custodia del violino in mano, tanto per darsi  delle  ariedelcazzo   davanti al cliente... tipo "questa e un'agenzia di pubblicità, qui siamo tutti creativi, alternativi originali, strambi ma simpatici... e - come si può ben vedere -  il più califfo sono io che suono il violino in pausa pranzo... ", insomma tutta la tiriteradelcazzo . Io e il cliente siamo in piedi in corridoio, vicino al distributore dell'acqua. Barons avanza col suo passetto da tirannosaurodelcazzo e il violino in mano, occhiali neri e completo da becchino dimmerda ... insomma tutto l'armamentario portajazza d'ordinanza. Gran voglia di toccarmi le balle ma non ho potuto. Ognimmodo... T-Rex Barons in black arriva inesorabile, tende la mano al cliente e si presenta biascicando qualcosa che non si capisce mancoperilcazzo ... il cliente dice, interrogativo, "Stanzani?". E io, col mio tono mezza voce più feroce, intervengo "no,

Also sprach Zarathustra - F. Nietzsche

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I fichi cadono dagli alberi, essi sono buoni e dolci; la loro rossa pelle si screpola, quando cadono. Io sono un vento del settentrione per fichi maturi. Così, simili a fichi, cadono a voi questi insegnamenti, amici miei: bevetene il succo, la loro dolce polpa! Tutt'intorno è autunno e cielo puro e pomeriggio. Guardate la pienezza intorno a noi! Bello è guardare verso mari lontani, dalla sovrabbondanza. Un tempo nel guardare verso mari lontani si diceva Dio; ora però io vi ho insegnato a dire: superuomo.  Dio è una supposizione; ma io voglio che il vostro supporre non si spinga oltre i confini della vostra volontà creatrice. Forse che potreste creare un dio? Dunque non parlatemi di dèi! Certo, voi potreste creare il superuomo. Forse non voi stessi, fratelli! Ma potreste creare in voi i padri e gli antenati del superuomo: e questo sia il vostro creare migliore! Dio è una supposizione: ma io voglio che il vostro supporre trovi i suoi confini entro ciò che è possibile pensare. For

Sad mouse and drunk bat -1

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-1- B rucio la  notte  più verticale che orizzontale, poco prima del mattino,  affacciato alla finestra del solaio  con paglia in mano e occhio socchiuso per via del fumo, sguardo bieco di default e anche perché i sonniferi - come tutto il resto - li fanno con il talco quei bastardi delle multinazionali del cazzo, osservo un pipistrello piccolo e grigio che sbatacchia nell'aria come se non ci fosse un domani, in cerca di  un pizzico di moscerini e zanzare come antipasto per poi passare al piatto forte con  qualche succosa e grassa falena del cazzo. Mi viene il vomito a pensare cosa mangia pipistrello ubriaco, che ho battezzato così in un'alba insonne che ero in vena di celebrazioni. Fatto sta che piano piano inizio a provare dei maledetti sentimenti per quel frullatore della notte, sì, insomma subito dopo il battesimo... un po' come se fosse un parente o cose del genere. In ogni caso comincio a dargli un'educazione, che mi pare una cosa ottima anche per un pipistrel

“Più invecchio, più apprezzo le ultraquarantenni" - Di Andy Rooney della CBS

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“Più invecchio, più apprezzo le ultraquarantenni rispetto alle donne più giovani. Ecco alcuni dei motivi: Una quarantenne non ti sveglierà mai nel cuore della notte per chiederti a cosa stai pensando. Non le importa un bel niente di saperlo. Se una quarantenne non vuol guardare la partita, non ti starà intorno a piagnucolare. Farà qualcosa che le piace e, in genere, si tratterà di una cosa più interessante. Una quarantenne si conosce abbastanza da sapere chi è, cosa è, cosa vuole e da chi. A poche quarantenni interessa cosa tu pensi di loro o di ciò che fanno. Le quarantenni hanno dignità. Raramente ti faranno una scenata all’opera o in un ristorante costoso. Naturalmente, se te lo meriti, non esiteranno a spararti, se pensano di farla franca! Le donne più mature sono generose di complimenti, spesso immeritati. Sanno cosa vuol dire non essere apprezzati. Una quarantenne è abbastanza sicura di sé per presentarti alle amiche. Una donna più giovane in presenza di un uomo igno

Splash - Charles Bukowski, Poesie inedite

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“L'illusione è che tu semplicemente stia leggendo questa poesia. la realtà è che questa è più di una poesia. questo è il coltello di un accattone. è un tulipano. è un soldato che marcia attraverso Madrid. questo sei tu sul tuo letto di morte. questo è Li Po che ride sottoterra. no, non è una dannata poesia. è un cavallo che dorme. una farfalla dentro il tuo cervello. questo è il circo del diavolo. e non la stai leggendo su una pagina. è la pagina che legge te. la senti? è come un cobra. è un'aquila affamata che sorvola la stanza. questa non è una poesia. la poesia è barbosa, ti fa venire sonno. queste parole ti incitano a una nuova follia. ti ha toccato la grazia, sei stato spinto dentro una abbacinante regione di luce. adesso l'elefante sogna insieme a te. la volta dello spazio curva e ride. adesso puoi morire. tu puoi morire adesso come si doveva morire da uomini: grande, vittorioso, con l'orecchio alla musica, essendo tu la musica, che romba, romba, romba.”

Donna che dorme - Charles Bukowski, Poesie inedite

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“di notte mi siedo sul letto e t'ascolto russare t'ho incontrata in un'autostazione e ora guardo con stupore la tua schiena bianca fino alla nausea e macchiata di lentiggini infantili mentre il lume rovescia l'insolubile dolore del mondo sul tuo sonno. non posso vedere i tuoi piedi ma devo credere che sono piedini deliziosi. a chi appartieni? sei vera? penso a fiori, animali, uccelli sembrano tutti più che buoni e così chiaramente reali. ma non puoi far a meno di essere una donna, siamo tutti destinati a essere qualcosa. il ragno, la cuoca. l'elefante. è come se ciascuno fosse un quadro, appeso al muro in qualche galleria. - e ora il quadro si gira sulla schiena, e sopra il gomito piegato posso vedere 1/2 bocca, un occhio e quasi un naso. il resto di te è nascosto invisibile ma io so che sei un'opera moderna, contemporanea forse non immortale però ci siamo amati. continua a russare ti prego.”

Sceneggrafia

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Daniele chiede a Martina di fare silenzio. Improvvisamente è infastidito dalla sua voce. Scende dal letto e si avvia in bagno senza dar retta alle sue parole che lo seguono nel corridoio. — Daniele, cosa ti ho fatto? Perché mi tratti così? Dimmi, perché mi tratti così? Anch’io a volte non ti sopporto. Anch’io ti odio all’improvviso… — Silenzio. Poi Daniele rientra in camera, le si avvicina e le carezza il volto. — Non ti odio Martina, mi dài semplicemente fastidio. Perché sei compiacente. Compiaciuta… soffocante. Sei avvolgente e sei eccessiva, e, sinceramente, non ho voglia di fare l’amore con te; e non da oggi, da stasera, o da ora. Da sempre. — Detto questo le toglie la mano dal viso e si sdraia accanto lei, girato di spalle, lontano. — Perché dici questo Daniele? Perché vuoi ferirmi… che cos’ho fatto per non farmi amare da te?— Si sporge verso di lui, poggiata su un braccio coi capelli che le coprono il volto.  Daniele tace, immobile. Sta pensando di fare un film, e si dice

Miles Davis – 80s Medley (Unreleased)

"> January 25, 2010 at 2:29 pm (Funk, Jazz, Miles Davis, Music) A “medley” of unreleased songs from Miles Davis, circa 1985. Some of this is taken from his unreleased Warner Bros. Rubberband album. Sadly, these are not full versions of these songs. They have yet to be released officially. Definitely some funky stuff. This needs to be released! The “video” looks like it’s of a MD interview and shows Miles sketching as he talks. Songs include: “Maze,” “Rubberband,” “See I See,” “Digg That” and ”Street Smart Cues,” (from the film Street Smart).

The Sex Pistols Interviewed On The Late Late Show

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Patti Smith – “ladies and gentlemen blaise cendrars is not dead” (1971)

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Ladies and gentleman blaise cendrars is not dead by patti smith Ladies and gentlemen Blaise Cendrars is not dead that rummy you buried in such grave ceremony was his own enemy true the right arm gone Blaise slashed it himself that little puff box run run at the mouth was jack rolling our hero with a wicked pack of cards But Blaise a jack dandy himself noted the error (all the chips were on puff boxes’ side) and like the great Hammurabi Blaise cut him down right hand for that bad hand of poker He is alive in every marked deck every poker chip he has a pair of slick dice and he’ll wheel you straight to hell and when you dial round the black market you deal with him yes it’s our man who drops that cigar ash on the receiving end yes it’s him crooning liquid music and sonorous tin pan through every cable line linking every slob sister swindler little snakesman two bit gambler anyone even slightly illegal and angel has an ash in their vest pocket and a koda

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