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Once upon a time

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ONCE Fine anni settanta e sbuffi di vapore e cappotti rigidi dal freddo ci accompagnano per via Rialto, usciamo nella luce di quel dicembre pomeriggio e ci sorridiamo intirizziti, abbiamo voglia di baciarci ma prima fumeremo una sigaretta, sì, ci faremo pungere il naso da quel fumo acre che crea un’atmosfera carbonara metropolitana. Quanto potremo avere, tredici, quattordici anni? Non lo sapremo mai, il ricordo è indistinto come la nebbia dei quei giorni padani vissuti sotto il conforto dei portici; il sottile filo si spezza e quel mondo scompare all'improvviso tra un cinema e un biliardo e i giardini margherita che si riavvolgono alla moviola, con il batticuore per il gioco della bottiglia e le notturne magie d’amore di Battisti su TeleCapodistria che m'implodono nel petto   UPON Sono passati solo cinque anni dai tempi del Rialto e ogni cosa è cambiata; eccomi che cammino in fretta e furia contorcendomi sotto il giubbotto di pelle nera, schizzato come James White, d

La Cina è micina, see...

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... 'somma, devo assolutamente tagliare il bulbo che domani viene un cliente che ci tiene a vedermi così come mi immagina, un account bello e pronto al sorriso, un vincente del cazzo di una gagliarda agenzia; sapesse come si sbaglia sulle aspettative da zotico resterebbe a letto a fare il tirassegno con la sveglia. Ci ho poco "ghello" in tasca, così decido  di seguire il consiglione predicato  a ogni telefonata della mia cara ex moglie.  Con lei, ogni telefonata iniziava e finiva così:  "Devi assolutamente assolutamente — ripetuto minimo due volte colle esse sibilanti — provare i cinesi,  i cinesi sono bravissimi e costano pochissimo! ( ripetita juvant) e costano pochissimo! e costano pochissimo! ". Che spurgo di corea, che consiglione coi controcazzi, suggerito - per giunta -  dalla donna che mi ha allungato una pedata nel culo mel momento del "nella buona e nella cattiva sorte" . Ma la pilla non c'è e il capello tracima oltre il buongusto di

La Mente Universale può influenzare la realtà?

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"La sua conoscenza comprende non solo l'intero presente ma anche tutti gli eventi passati. Più o meno come il nostro pensiero può esplorare l'intero spazio e giungere a conoscerlo, così la Mente Universale può viaggiare avanti e indietro attraverso il tempo a volontà". Se le nostre menti fanno parte di questa Mente Universale, anche loro, come essa, sono non localizzate nel tempo e nello spazio. Ma, se le cose stanno così, perché ci sentiamo così localizzati? Perché avvertiamo un senso così schiacciante del presente e un così pesante senso di limitazione a questo spazio immediato? Nei diversi esperimenti in cui viene dimostrata l'inequivocabile influenza dello sperimentatore sui soggetti sotto osservazione, siano essi animali o esseri umani, si è potuto verificare che i dati numerici ottenuti variavano nella stessa direzione delle predizioni mentali e delle aspettative degli sperimentatori. Basta pensare al noto fenomeno della profezia che si auto adempie, per

Scivola vai via

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Stretta da corregge di cuoio  scivola su ruote gommate Volteggia nella chimica danza E soli morenti di corsia abbagliano con l'ultima luce dell'ultima notte il battito assente Scivola scivola scivola sommessa in ruvida stoffa Spugne d'amperaggio aspettano le tempie tue pietose alla deriva A lambire e cancellare come scritte sulla sabbia tutti i perché ogni come e qualsiasi relitto dove.

MANIFEST OF TIME OF ASSASSINS

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Ogni cosa è molteplice e collettiva, ogni parola viene utilizzata miliardi di volte da milioni di persone; ogni narrazione è contenuta, creata e modellata dalla parola. Il Dharma ci attende, il samsara incessante della morte e della rinascita del verbo. Spremiamo il satori, la magica illuminazione fulminante dell'idea.  Componiamo una mente alveare che sia collettiva e dove nulla sia sottovalutato o giudicato, compresi i pensieri privi di apparente direzione espressi da persone e non persone. Non saremo un élite ma un'entità sempre al punto di fusione. L’anarchia dell'espressione, il coraggio del terrore. Componiamo collage di sillabe, sonetti di immagini e restituiamo vivi parole immagine, generiamo linguaggi elevati; sperimentiamo come i cubisti e gli astrattisti, ideiamo un modernismo futuro, vocalizziamo come i lettristi. Accendiamo un grande fuoco, pagine infiammate, foto al fulmicotone, spariamo mitragliate bollenti di immagini e accoltelliamo alla schien

Correndo forte tu sei il vento

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E perdere l'orizzonte della madre e della terra che ami della madre dell'amante ecco il suo petto soffice  e terra morbida e correndo nell'aria  e sorriderle all'aria assopita e dolcevoglia di primavera di un soffio lieve e profumato e rondini  e campanili, e delle vite e delle morti tutte e di tutto quanto e tutto tutto tutto tutto e corse a precipizio e rotolate sull'erba fino a perdere l'orizzonte e camminare come ebbri marinai e svagati e assorti oltre, oltre il limite e dappertutto , correndo e respirando l'aria assopita e dolce e sorriderle per dire che ami la terra e correndo nell'aria tu sei vento e tuttoquantotuttoquantotuttoquanto tuttoquanto davvero sei parte del mondo e delle vite e delle morti tutte e sorridi dappertutto ora sorridi come sorridi sul petto d'erba della Madre Amata  e sorridi al sapore della terra e senti già la sua dolce carezza sul viso e la fronte sudate mentre con un soffio lieve e profumato ti scompiglia i capelli b

Ecce Scriba!

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«Provate a svegliarvi un mattino così pieni di sacra e salutare energia cosmica da sentire il plesso solare come un enorme mantice creativo colmo di ogni gioia e di parole da donare con profusione al genere umano.»

Risveglio

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Nel sogno andai verso il letto di mio padre e mi infilai sotto le coperte.  Respirai un odore delizioso di cuoio e dopobarba e mi addormentai all'istante.  Mi svegliai in te respirando la tua essenza solitaria e vinta, e baciai ancora la tua bocca in lacrime.  E fu in quel vuoto rosa, umido, e profumato di te che mi sentii irrimediabilmente solo, unico, e tremendamente libero per sempre. E allora, come se mi avessi sorpreso a distruggere un castello di sabbia a lungo difeso dalle onde, mi sorridesti con nostalgia, come se fossi un paesaggio bello e irrimediabilmente rovinato.

Coney Island baby

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Odore di ruggine un lampo ed ecco la ragazza dai capelli rossi di quell'estate del ’60 corre affondando lievemente nell'arena calda e secca splendente e dorata e si svolta a guardarlo proprio quando il diaframma scatta metallico nell'aria imprigionando la sua anima e le lentiggini spruzzate sul viso adolescente; eccoli con la sabbia appiccicata ai corpi bollenti mentre l’odore lubrificato di olio da sole riempie di profumo e promesse le narici e si sposta veloce scivolando nel vento ed eccolo vola vola vola e ora è lì che ammanta la battigia mentre lui eccitato e scarno col cuore che s’abbatte come un’onda nelle orecchie tappate abbassa di nuovo lo sguardo e lo fissa nel vetro smerigliato del pozzetto della macchina fotografica accarezzando i fianchi levigati di lei dove s’appiglia il piccolo drappo di stoffa bagnato d’acqua salata; ora che tanti anni dopo ricordando quel pomeriggio la sua mano sposta l’elastico dei calzoncini intoppato dall'erezione e veloce rapace si

El horror de habitarme

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para verte como yo queria era necesario empezar por cerrar los ojos

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caminar vale la pena, aunque te caigas

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SQUISIPOLLO A GO-GO.

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"La vita è uno yo-yo" Mio figlio masticava lentamente il suo tacoburger e mi fissava.  Mentre addentavo il mio squisipollo lo guardai negli occhi. Due pozzi di dolore e secchiate di tristezza. "Fanculo!" – pensai – "meglio se capitava una sfiga a me...". In quel preciso istante il boccone di squisipollo del cazzo precipitò dritto nel garganozzo e imboccò la direttissima per i polmoni. Iniziai a fare dei versi come uno che sta affogando con un dito infilzato nel culo. Dalla faccia pallida e interrogativa di mio figlio capii di essere nella merda. Tossii e torsi la testa in cerca d'aria mentre piume delle mie piume mi bastonava la schiena col suo pugno enorme. Quando mio figlio entra in azione non ha mezzi termini, è risaputo. Sparai fuori lo squisipollo in una raffica di panatura dorata. Presi il respiro e sentii le costole che scricchiolavano dove mi aveva ripetutamente colpito la manona del vecchio Matt. E mi venne in mente il vecchio detto: "A

Un istante

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«Per quanti anni è durato il controllo? Per quanto tempo necessaria la punizione? - Com’è il tuo cuore ora? - Ora vedo.»

il giuoco delle perle di vetro

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Mondi, mondi interi fatti di rocchetti di filo, spilli, caramelle e carte colorate di caramelle, temperini dal levigato manico di madreperla, mondi da scoprire fatti di rotonde scatolette metalliche d’Eucarbon riempite di minutaglia, e poi gli infiniti mondi colorati e bellissimi delle biglie di vetro, quelli dei soldatini dell’Airfix e quelli dei pezzi del Lego e del Plastic City sparsi sul tavolo o sul pavimento del tinello, e poi viti e dadini, piccoli cacciaviti e minuscole chiavi inglesi del Meccano in attesa di una nuova idea che smonti il mondo presedente e lo ricomponga in nuovo mondo; i sonnolenti mondi pomeridiani della macchina da cucire e degli aghi da infilare di mia nonna, e quelli mattutini della cucina di mia mamma, dei suoi odori, dei suoi sorrisi dolcissimi, e ancora i mezzi giorni passati giocando sotto il tavolo oppure in alto, sui pensili della cucina, osservando il vaporoso mondo sottostante; ecco le ore passate nascondermi dietro gli armadi appena scostati dal mu

L'insospettabile resurrezione di Topo Triste

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Corro giù a raccogliere quello che ha sganciato Barbagianni, non so in cosa spero né in quale cazzo di dio credo, ma devo farlo e lo faccio, così mi sbrago lungo disteso sul marciapiedi e la tocco. È calda e puzzolente, in effetti sembra esattamente una cacata d’intestino, ma lì dentro in mezzo a quel mucchio di stronzo peloso c’è mio figlio. Il mio povero figliolo triste e coraggioso.   Topo Triste. Il mio ragazzo.   Mentre stringo questo povero stronzo ancora caldo rivedo i suoi occhietti tristi e la sua gambina  spasticata . In un lampo mi passano davanti agli occhi le sue mute richieste, tutto il suo dolore mi colpisce come un peso massimo alla bocca dello stomaco.    Lo vedo come se fosse oggi; ho appena messo dentro la capoccia che lì sul cornicione c'è Topo Triste, è imbragato nel mio calzino spaiato preferito - quello rosso col buco grande giusto sull'alluce - dove ci ha infilato quelle che mi sembrano delle di cartone.    Ma questo l'ho poi ricostr