Zoomando interspazi


Grana di pelle e grigi di cortile bagnato
notte in occhi sfaccettati
spazi interpolari
zoomando istanti
tuo nel grigiore a ingoiare quel colore e quella bruma,
da sotto.
all'inpiedi
di scatto morbidamente il nero bianco
l'altro giorno
quadro notte,
una posa il tuo viso più vicino
al bar
la notte la notte la notte
ridendo più vicini arrampicati al bordo del nulla,
a margine di quel bianco un po' più nero
non grigio non bianco
al mattino stanchi come avanzi
le guardo e riguardo e le scarto mentre ti guardo,
sono mie, solo loro
sotto casa quella sera per scale
con le piante le mie piante e il terrazzo
hai suonato vado a letto domani
vediamo ora è giorno con quell'ombra
e quei cieli amari come laghi lontani
come le tue mani e le unghie e sopracciglia
la tua pelle
sensibile
come grana di pellicola

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