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Blade Runner - «È tempo... di morire.»

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  «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo... come lacrime nella pioggia. » 

The Passenger - Iggy Pop and The Stooges 70

IGGY POP - LOUIE LOUIE - Live

Iggy Pop and The Stooges - The Passenger

I am the passenger And I ride and I ride I ride through the citys backside I see the stars come out of the sky Yeah, they're bright in a hollow sky You know it looks so good tonight Io sono il passeggero (1) e giro e giro (2) viaggio attraverso i bassifondi delle città vedo le stelle spuntare nel cielo sono lucenti in (quel) cielo vuoto puoi vederlo che (tutto) sembra così bello stanotte I am the passenger I stay under glass I look through my window so bright I see the stars come out tonight I see the bright and hollow sky Over the city's ripped backsides And everything looks good tonight Singin la la la la la-la-la la La la la la la-la-la la La la la la la-la-la la la-la Io sono il passeggero io sto dietro al vetro (3) guardo attraverso il mio finestrino luccicante (4) vedo le stelle che spuntano stanotte vedo il cielo splendente e vuoto sopra ai bassifondi lacerati della città e tutto sembra così bello stanotte cantando la la la... Get into the car We'll be the passenge

La vera storia di Johnny Cash e June Carter

Johnny Cash nacque come J.R. Cash in una baracca di Kingsland, in Arkansas, il 26 febbraio del 1932. I suoi genitori erano dei coltivatori di cotone in difficoltà quando, nel 1935, nel pieno della Grande Depressione, trovarono riparo grazie ad un programma del New Deal, che portò la sua famiglia nella colonia Dyess, vicino al fiume Mississippi. Qui, J.R. è cresciuto ascoltando ogni genere di programma di intrattenimento alla radio, da quelli dell’estremo nord di Chicago al sud profondo del Messico. Si è innamorato della musica, in particolare dello spiritual della famiglia Carter, dello swinging blues di Sister Rosetta Tharpe e delle canzoni di frontiera di Jimmy Rogers. Tutti questi artisti lo hanno ispirato nei suoi primi tentativi di comporre delle canzoni. Quando J.R. era appena dodicenne avvenne una tragedia, perché il fratello maggiore, che aveva sempre ammirato per la sua condotta morale, morì in seguito ad un terribile incidente con una sega circolare. Fu un momento che Johnny

John Fante, The Brotherhood of the Grape, 1982

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Poi accadde qualcosa di singolare. Mio padre morì. […]. Il quarto giorno, tra gran sorsate di Angelo Musso, costruimmo l’impalcatura; ora ci mancava solo mezzo metro. Nick, che era morto, non provava alcun dolore nel posare le pietre. Non era più il capomastro precisino, puntiglioso e fastidioso di un tempo: il muro era tutto una zacchera, la malta colava formando come delle grosse torte alla base.  Là sotto, ancora vivo, io spaccavo pietre, me le caricavo sulle spalle e le portavo sull'impalcatura; e poi un bel giorno, non ricordo quale, morii anch'io. Devo esser morto coraggiosamente e senza strepito: non mi ricordo di aver emesso lamenti o lacrime. All'inizio ci fu questo dolore lancinante alla regione lombare, dovuto al troppo picconare, e vagando nella foresta, così come gli atri dolori – il mal di piedi, le vesciche sulle mani, le fitte alle reni – uno per uno erano tutti svaniti, e così sentii cessare il sistema nervoso.  Quando torno a morire, pensai, e senza dubbi

Un fante della parola

http://www.fazieditore.it/pdf/fante_ilcentro2.pdf

Il Capitano è fuori a pranzo

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Oggi niente cavalli. Mi sento stranamente normale. Ca pisco perché Hemingway aveva bisogno delle corride, gli fornivano una cornice, gli ricordavano dov'era e cos'era. Talvolta ce ne dimentichiamo, a furia di pagare bollette del gas, far cambiare l'olio e via dicendo. La maggior parte de lla gente non è preparata alla morte, alla propria o a quella di chicchessia. Ne sono scioccati, terrorizzati. E' come una grossa sorpresa. Che diavolo, non dovrebbe esserlo. Io mi porto la morte nel taschino. A volte la tiro fuori e le parlo: "Ciao bella come va ? Quand'è che vieni a prendermi? Sono pronto". Nella morte non c'è niente di triste, no n più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. Mandano g

to the whore who took my poems

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s ome say we should keep personal remorse from the poem, stay abstract, and there is some reason in this, but jezus; twelve poems gone and I don't keep carbons and you have my paintings too, my best ones; it's stifling: are you trying to crush me out like the rest of them? why didn't you take my money? they usually do from the sleeping drunken pants sick in the corner. next time take my left arm or a fifty but not my poems; I'm not Shakespeare but sometime simply there won't be any more, abstract or otherwise; there'll always be money and whores and drunkards down to the last bomb, but as God said, crossing his legs, I see where I have made plenty of poets but not so very much poetry. From Burning in Water, Drowning in Flame Selected poems 1955 - 1973 Black Sparrow Press, 1986. First published in: It Catches My Heart in Its Hands , 1963.

m ENZO gne: Arturo Bandini

m ENZO gne: Arturo Bandini

Arturo Bandini

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Pregai; certo per ragioni sentimentali. Dio onnipotente, mi dispiace di essere diventato ateo, ma hai mai letto Nietzche? Ah, che libro! Dio onnipotente , voglio essere onesto, Ti farò una proposta. Fai di me un grande scrittore e io tornerò alla Chiesa.." e presi dal la foga che prende tutti fino a qualche tempo dopo che hanno chiuso “ask the dust” e se ne vanno i n giro a gridare IO SONO BANDINI, ARTURO BANDINI! indipendentemente dal fatto che ci sia parso un romanzo riuscito o meno si piomba in biblioteca a cercare qualche altro libretto sotto la f.. sotto fa..n..e gli occhi cominciano a bagnarsi quasi dalla gioia. prendo questi. e poi si ricomincia a leggerli in autobus e s ul treno e nelle ore di lezione, un capitolo alla volta. io sono bandini! "Così passavano i giorni. Giorni di sogno, giorni luminosi, in cui la quieta gioia che mi invadeva si trasformava a volte in lacrime e io provavo uno strano desiderio di morte. Così viveva Bandini , intento a scrivere il suo roma

OCCHI DI LAURA MARS

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È morto Ted Lapidus. Inventò la moda unisex

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PARIGI - Lo stilista francese Ted Lapidus è morto ieri a Cannes. Aveva 79 anni ed era ammalato da tempo. Stilista «della strada», come amava definirsi e come l' ha ricordato il presidente Sarkozy, negli anni ' 60 rivoluzionò l' alta moda: lanciò l' unisex, quindi lo stile militare e il look safari. Be', io e il vecchio Ted eravamo amiconi, lui era un vero gattone. Il buon Ted sì che la sapeva lunga. Ricordo un giorno a Parigi nella nebbia del crepuscolo, il mister Lapidus e io siamo a braccetto cinguettando come due passerotti... di moda, di stile e portamento... di tutto un po'... andiamo quasi a sbattere contro una ragazza che cammina a capo basso. Alza lo sguardo un attimo prima di finire dritta tra le braccia del caro Ted, sbarra gli occhi e dice "E guardate dove andate! Che cazzo." Ted lancia uno dei suoi urletti, scarta di lato e mi lascia faccia a faccia con questa biondina con frangetta corta, muso duro e occhi verdi un po' schizzati.

ideafissa

Bomb - Gregory Corso

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BOMB Incalzatrice della storia Freno del tempo Tu Bomba Giocattolo dell'universo Massima rapinatrice di cieli Non posso odiarti Forse che l'odio il fulmine scaltro la mascella di un asino La mazza nodosa di Un Milione di A.C. la clava il flagello l'ascia Catapulta Da Vinci tomahawk Cochise acciarino Kidd pugnale Rathbone Ah e la triste disperata pistola Verlaine Puskin Dillinger Bogart E non ha S. Michele una spada infuocata S. Giorgio una lancia Davide una fionda Bomba sei crudele come l'uomo ti fa e non sei più crudele del cancro Ogni uomo ti odia preferirebbe morire in un incidente d'auto per un fulmine annegato Cadendo dal tetto sulla sedia elettrica di infarto di vecchiaia di vecchiaia O Bomba Preferirebbe morire di qualsiasi cosa piuttosto che per te Il dito della morte è indipendente Non sta all'uomo che tu bum o no La Morte ha distrutto da un pezzo il suo azzurro inflessibile Io ti canto Bomba Prodigalità della Morte Giubileo della Morte

IMMORTALE FANCESCA WOODMAN

A JOHN DILLINGER

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A John Dillinger con la speranza che sia sempre vivo Giorno del Ringraziamento. 28 novembre 1986 Grazie per il tacchino e i piccioni viaggiatori, destinati a essere cacati attraverso le sane budella americane – grazie per un Continente da saccheggiare e avvelenare – grazie per gli Indiani che ci procurano quel tanto di stimoli e di pericoli – grazie per le immense mandrie di bisonti da uccidere e scuoiare, lasciando le carcasse a marcire – grazie per le laute ricompense sui lupi e i coyotes – grazie per il SOGNO AMERICANO da involgarire e falsificare fin quando la nuda menzogna non vi risplenda attraverso – grazie per il KKK, per gli uomini di legge che incidono una tacca per ogni negro ucciso, per le rispettabili signore casa-e-chiesa con le loro facce meschine, smunte, sgradevoli, perverse  –  grazie per gli adesivi «Ammazza un frocio in nome di Cristo»  –  grazie per l’AIDS di laboratorio – grazie per il Proibizionismo e la Lotta contro la Droga –

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AH Pook the Destroyer

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The Cut Ups

http://www.youtube.com/watch?v=MMQSDwQUwWM&feature=related

dalla Russia con Amore

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Caro Il mio nome e Natalia! Io penso che Lei dovrebbe sapere che io dall'Ucraina ed io vivo in cittĂ sotto nome Kiev! Abbastanza il grande e la bella citta! In generale io nascevo in lui ed io vivo su todays! Ora a me di 26 anni e come Lei probabilmente ha indovinato io ora coltivo e solitario! Quindi ha risultato che io non potessi incontrare correttamente la persona con cui potrebbe gettare nel destino! Io non so che io ho spinto su ess o un passo ma io ho deciso ciononostante di provare la felicitĂ ! Ora io non so che da questo esso per risultare ma io spero che tutti saranno buoni! Quindi Lei ora sa dove io vivo anche gradirei continuare! Attualmente io lavoro ed io lavoro come il direttore ! Bene io penso ab bastanza del mio lavoro! Scriva dove anche come che i lavori Lei? Se il Suo lavoro e piacevole a Lei? Ometta per il mio lavoro io ho molti hobby per esempio io raccolgo monete antiche. A me quale grande raccolta Io valuto . Io posso dire circa me che io attivo lo spor

A me mi piace come scrivono i mancini

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Mi sono fatto un'idea, che peraltro condivido pienamente, ma devo dire che non è stata per nulla come mi aspettavo. Non aveva spe ssore, zero elasticità e, soprattutto, non veniva mai. Ero depresso e così andai a farmi un giro, mentre ero in giro per taggarmi un po' addosso , fatti pochi metri sotto il portico più portico che avessi mai visto, scorsi un movimento. Era un uomo, era un ragazzo, e aveva una mano con una bomboletta dentro. Era un writer. Un writer mancino. Molti i writer sono ambidestri, ma lui era proprio un puro mancino. Un signor mancino, u n funambolo dello spruzzo, un uomo da ammirare, un esempio da seguire. Così, per pura gelosia e invidia, per ogni gretto sentimento verminasse dentro il mio ventre bilioso in quel momento, mi accessi la sigaretta con la capsula di cianuro, mi avvicinai disinvolto e in atteggiamento writer, e gli offri un tiro . Mancino.

Ci sono degli eroi nel tuo frigo? Nel mio sì!

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è sopravvissuto a diverse compagne di strada, non battone e non combattenti dalla sciarpa rossa, a blitz di amici alcolizzati che spalancavano la bocca del frigo urlando "nessuno uscirà vivo di qui", ha stoicamento resistito all'azione costante e violenta degli agenti batterici (un corpo speciale di polizia), ai cali di tensione, agli sbalzi di corrente, alle bollette non pagate e al taglio della luce... ed è sempre stato lì, un amico fedele e rassicurante che mi salutava con aria ghiotta ogni volta che mi affacciavo per vedere se nel frigorifero era tutto tranquillo, lui mi suggeriva che c'era più traffico nel mio bagno che in quell'ambiente vuoto e freddo... brrr... era un bel wurstel, era pieno di conservanti, ricco di fosfati, i suoi simpatici ingredienti erano tutti, tutti tranne maiale o pollo. Poi è arrivata la notte più buia della mia vita. L'oscurità ha ottenebrato la mia mente, solitamente brillante, e una voce da dentro mi ha detto "sacrifica

E poi, poi c'è sempre la mamma

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Questo mi è parso proprio un bel principio , un inizio al contrario... tiepido appena, in una di quelle notti che a vreb bero dovuto essere di fiamma ,  al calor bianco, una mezzanotte in questi di assolati pomeriggi.  Un nuovo inizio, eh. Be' bisogna dire che all'inizio c'è sempre l'inizio , quando si passa al poi e all'eppoi eppoi eppoì... ... lì sì che diventa una vera sfida , è là che solo gli arditi s'avventurano in sillabe e consonanti che hanno il pregio di essere delle totali menzogne future . Verità l'istante prima, menzogna quello successivo. Rammento un altro inizio, quello sì che fu folgorante . Ma. Ma alcune persone non sono persone , sono solo giochi di prestigio . Illusioni. E nel doppiofondo della gabbia dorata e scintillante, stai tranquillo che trovera i una colomba schiacciata.  Egoismo meccanico, utilitarismo a molla. Opportunismo. E solo un filo di trucco sulle sue belle labbra. Però c'era sempre la mamma, con 'Alzheimer

vista una volta, svista sempre

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sara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asra sara asra sara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asrasara asra

bellagrazia santantonio! La chansonne de vieux amants

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"> Certo ci fu qualche tempesta anni d'amore alla follia. Mille volte tu dicesti basta mille volte io me ne andai via. Ed ogni mobile ricorda in questa stanza senza culla i lampi dei vecchi contrasti non c'era più una cosa giusta avevi perso il tuo calore ed io la febbre di conquista. Mio amore mio dolce meraviglioso amore dall'alba chiara finché il giorno muore ti amo ancora sai ti amo. So tutto delle tue magie e tu della mia intimità sapevo delle tue bugie tu delle mie tristi viltà. So che hai avuto degli amanti bisogna pur passare il tempo bisogna pur che il corpo esulti ma c'é voluto del talento per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti. Mio amore mio dolce mio meraviglioso amore dall'alba chiara finché il giorno muore ti amo ancora sai ti amo. Il tempo passa e ci scoraggia tormenti sulla nostra via ma dimmi c'é peggior insidia che amarsi con monotonia. Adesso piangi molto dopo io mi dispero

Contort Yourself

C'è stato un tempo. Un totale di anni addietro, ovviamente non avanti. C’è stato un tempo che si frequentavano le discoteche. Cessi di periferia metropolitana (morfineria petroliniana) o dei paesini come Medicina. Alcune disco, a essere sinceri, n on facevano totalmente schifo. Il nostro umore sì. Sempre. Indifferentemente dal contesto. Eravamo fatti così. Molto male, evidentemente. Una volta che si gironzolava da quelle parti, i miei compagni e io avemmo fortu na di assistere a una perfomance – come si diceva quella volta, per le prime volte - assol utamente inaspettatamente, di un grande sassofonista funky della scena di New York. James White. Anche detto James Change per via dei suoi repentini cambi di musicisti, di nome della band, e soprattutto per via del suo instabilissimo umore del cazzo. LO spettacolo fu superiore a ogni cosa avessimo visto in precedenza. Il punk – che adoro anche oggi a 50 anni suonati – ci sembrò dance. La violenza di quel sound che stor